Optilume: Innovativa Terapia Minimamente Invasiva per la Stenosi Uretrale

Qual è il Vero Ruolo dell’OPTILUME nel trattamento delle Stenosi Uretrali?

Negli ultimi anni la scienza ha cercato di risolvere il problema delle Stenosi Uretrali in maniera poco aggressiva cercando di evitare di ricorrere alla Chirurgia Ricostruttiva Uretrale.

E così sono nati i vari tipi di Stents uretrali che vengono facilmente inseriti endoscopicamente nel tentativo di mantenere aperta l’uretra ristretta.
In realtà però questi Stents vanno incontro a continui fallimenti dovuti alla ricrescita di tessuto cicatriziale che ostruisce lo stent e l’uretra. Come si vede in queste radiografie (fig 1 e 2).

radiografia stenosi uretrale

Fig. 1

radiografia stenosi uretrale

Fig. 2

Inoltre, questi Stents spesso restano incarcerati nella parete uretrale determinando un peggioramento delle condizioni della parete uretrale, costringendo ad una rimozione in blocco di un pezzo di tubo uretrale (fig. 3 e 4).

stent incarcerato nella parete uretrale

Fig. 3

stent incarcerato nella parete uretrale

Fig. 4

Tutto ciò compromette la successiva chirurgia ricostruttiva uretrale costringendo ad una Stomia uretrale di salvataggio.

Nel 2019 arriva l’OPTILUME. La novità rispetto agli Stents precedenti è l’impiego del criterio della dilatazione delle arterie con un Palloncino che viene gonfiato dentro l’Uretra, ma utilizzando in più il rilascio di Paclitaxel, Chemioterapico antiproliferativo che ridurrebbe il riformarsi della cicatrice dopo che l’uretra è stata dilatata.
I primi Studi Scientifici sull’OPTILUME riportano un Successo del 60%
Però i punti deboli di questi Studi sono un follow-up troppo corto per poter valutare il trattamento delle stenosi uretrali (che sono caratterizzate da un’alta probabilità di recidiva nel tempo) ed il fatto che questi studi sono caratterizzati da serie di pazienti con un miscuglio di stenosi di diverse zone dell’uretra. Inoltre, non sono serie selezionate di pazienti con stenosi solo bulbari o solo peniene o solo posteriori.
Però, a causa di Internet, sempre più i pazienti cominciano a chiedere informazioni sulla novità Optilume.
E allora come esperti in questo settore, abbiamo dovuto iniziare a farci la Domanda:
C’è un ruolo per l’OPTILUME nel trattamento delle Stenosi?

Qual è il ruolo dell’Optilume®

Per rispondere cominciamo a dividere l’Uretra in tre parti con diverse caratteristiche anatomiche:

  • L’uretra anteriore (costituita dal tessuto spugnoso del corpo spongioso) che a sua volta si divide nel tratto di uretra peniena (che ha un corpo spongioso molto sottile) e l’Uretra Bulbare (che ha un corpo spongioso più abbondante).
  • Poi c’è l’Uretra Posteriore che attraversa la prostata.

In considerazione di queste differenze anatomiche si potrebbe dire che l’Optilume non ha un ruolo nelle stenosi dell’uretra peniena dove il tessuto spongioso è molto sottile e ischemico, mentre potrebbe avere un ruolo nell’Uretra bulbare dove il tessuto spongioso è più ricco e vascolarizzato.
Nell’uretra posteriore dove l’anatomia e la cicatrice delle stenosi sono diversi dall’uretra anteriore, il ruolo dell’Optilume resta tutto da valutare ma potrebbe trovare un suo spazio interessante.

La cura della Stenosi Uretrale bulbare anche con Optilume®

Nei pazienti con stenosi dell’uretra bulbare non molto lunghe noi spieghiamo che le possibilità terapeutiche consistono in:

  1. Uretrotomia endoscopica
  2. Uretroplastica
  3. OPTILUME

L’Uretrotomia endoscopica ha una probabilità di successo del 30% circa al primo tentativo.
Zero dal secondo tentativo in poi.

Dall’altro lato c’è l’Uretroplastica (cioè l’intervento di chirurgia ricostruttiva a cielo aperto) che ha una probabilità di successo dell’85%.

Tra queste 2 possibilità si inserisce l’Optilume con una probabilità di successo del 60% circa, ma questo risultato è tutto ancora da verificare nel lungo periodo.
Quindi ecco che l’Optilume potrebbe trovare una indicazione:

  • nei pazienti Vergini
  • nei fallimenti dopo Uretrotomia
  • nei pazienti che hanno paura dell’Uretroplastica e ancora non hanno maturato l’idea di un intervento chirurgico a cielo aperto che ha il rischio (seppur basso) di potenziali complicanze.

Come assistere questi pazienti?

Prima della procedura i pazienti devono fare una Uroflussimetria ed una Uretrografia.
Dopo la procedura i pazienti vanno seguiti con 3 Uroflussi nei primi 6 mesi e poi 1 flusso ogni 6 mesi.

Ecco la Nostra Tecnica per l’Optilume: tramite un Cistoscopio piccolo atraumatico si inserisce un filoguida Sensor nell’uretra stenotica.
Sul filoguida si inserisce il cateterino uretrale che è dotato del palloncino sgonfio OPTILUME.
Sotto visione del cistoscopio piccolo il palloncino viene fatto passare attraverso l’uretra ristretta, successivamente si gonfia il palloncino che andrà a dilatare il tratto di uretra ristretta e rilascerà la sostanza Paclitaxel nelle fissurazioni della parete uretrale che è stata dilatata.
Dopo 7 minuti, si sgonfia il palloncino e si sfila via il cateterino.

Vantaggi dell’Optilume®

I Vantaggi dell’Optilume sono:

  • è una Tecnica facile
  • dura 10 minuti
  • si esegue con un’Anestesia leggera in maschera
  • non ha Complicanze importanti

Il paziente non deve avere attività sessuale per 15 giorni e rapporti protetti per 3 mesi.

Il grande vantaggio rispetto agli altri Stents è che NON danneggia i tessuti e quindi non compromette la possibilità della futuribile Uretroplastica, questo è un concetto molto importante quando si parla di Stenosi uretrale.

Svantaggi dell’Optilume®

Gli unici Svantaggi sono che ha un Costo alto e la Percentuale di Successo è ancora da definire negli anni.

La Nostra esperienza con 45 Optilume in pochi mesi è quella di uno dei Centri Internazionali con i più alti numeri: la nostra sensazione è che offra qualcosa in più rispetto alla Uretrotomia, ma ancora è presto per trarre delle conclusioni serie. Infatti, nella valutazione del trattamento delle Stenosi Uretrali il follow-up deve essere > 5 anni.

Il consiglio che deriva dalla nostra esperienza è di utilizzare il dispositivo con il palloncino più lungo cioè quello di 5 cm, poiché spesso, la stenosi è più lunga di quella che si vede dalla radiografia.

Pensiamo che l’Optilume possa avere un ruolo interessante anche nelle Sclerosi del collo vescicale dove la cicatrice è diversa da quella delle stenosi dell’uretra anteriore e forse più sensibile all’effetto anticicatriziale del farmaco Paclitaxel.

Le Conclusioni

L’Optilume potrebbe avere un ruolo al posto dell’Uretrotomia nelle stenosi bulbari corte.
Non compromette la futuribile Uretroplastica, ma necessità di un follow-up > 5 anni e criteri di valutazione più rigidi prima di poter parlare di risultati veritieri.