Anastomosi bulbo prostatica per via perinale elaborata progressiva

 

Introduzione

I traumi pelvici possono essere complicati da una lesione uretrale che esita in una stenosi posteriore nel 25% dei casi. Queste stenosi rappresentano una sfida chirurgica complessa caratterizzata dalla profondità della lesione e dall’estensione della fibrosi post-traumatica. Allo scopo di facilitare l’accesso all’area stenotica e ridurre la tensione delle riparazioni anastomotiche, in passato sono stati proposti molteplici approcci e manovre chirurgiche come ad esempio la pubectomia totale, la pubectomia parziale, l’approccio addomino-perineale progressivo.
Le tecniche attuali mirano a sviluppare l’approccio perineale riducendo la necessità dell’approccio addominale e l’aggressività della pubectomia.
Noi descriviamo la nostra esperienza con la riparazione anastomotica perineale progressiva per il trattamento di questi pazienti.

Metodi

Il video mostra i passaggi dell’uretroplastica ed i principi anatomo-chirurgici.
Paziente di 23 anni con stenosi dell’uretra posteriore dopo trauma pelvico.
Accesso perineale all�uretra bulbo-membranosa: l’uretra bulbareè staccata dai corpi cavernosi; il tratto bulbo-membranoso è liberato dalle cicatrici post-traumatiche; la sezione delle aderenze cicatriziali e del residuo centro tendineo del perineo consente la mobilizzazione dell’uretra bulbare prossimale alle h 6 ed un migliore isolamento dell’uretra membranosa.
Divaricamento mediano dei due corpi cavernosi per facilitare l’accesso all’apice prostatico e ridurre la tensione della successiva anastomosi. Sezione a tutto spessore del’uretra membranosa.
Per via transcistostomica il Cistoscopio Flessibile viene introdotto attraverso il collo vescicale nell’uretra prostatica; seguendo la luce del cistoscopio si incide la cicatrice dalla parte dell’accesso perineale fino a ritrovare il lume uretrale prostatico.
Confezionamento dell’anastomosi bulbo-prostatica dopo resezione del tessuto cicatriziale e spatolamento dei due monconi uretrali. Gel emostatico a copertura dell’anastomosi.

Risultati

Rimozione del catetere dopo 1 mese. La stenosi è stata riparata e la continenza urinariaè mantenuta dal collo vescicale normo-funzionante.

Conclusioni

Durante l’uretroplastica posteriore la sezione del centro tendineo e ed il divaricamento mediano dei corpi cavernosi facilitano l’accesso al tratto uretra membranosa-apice prostatico. L’impiego del cistoscopio flessibile per via transcistostomica consente il ritrovamento del lume uretrale prossimale alla stenosi rispettando l’integrità del collo vescicale e riducendo l’aggressività rispetto alla manovra alla cieca con beniquï o al tradizionale accesso addominale a cielo aperto.

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